Ultima modifica: 11 Febbraio 2019
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Regolamento mensa

 

  1. FINALITÀ

1.1 Il servizio di refezione è rivolto agli alunni iscritti alla Scuola dell’infanzia e alla Scuola primaria

dell’Istituto, al fine di assicurare agli stessi la partecipazione all’attività scolastica per l’intera

giornata, laddove siano previsti moduli orari strutturati su 40 ore settimanali o rientri

pomeridiani obbligatori.

1.2 L’erogazione del servizio rientra nell’ambito delle competenze proprie dell’Amministrazione

comunale ma la Scuola, il Comune e l’Asl, ciascuno per le rispettive competenze,

collaborano per il buon andamento dello stesso, operando in maniera coordinata e

concertata, anche al fine di fornire alle famiglie informazioni complete sul servizio e sulle

scelte alimentari proposte.

1.3 L’ambiente scolastico, in quanto comunità educante, deve essere luogo in cui ciascun

alunno possa fruire appieno di tutte le opportunità di crescita e di sviluppo personale che gli

vengono offerte, imparando ad interagire con gli altri in un rapporto positivo e nel pieno

rispetto delle regole del vivere civile.

La mensa costituisce un tassello del percorso educativo in senso generale e, più

specificamente, un’opportunità per gli alunni di avvalersi di una corretta educazione

alimentare; pertanto, si sottolinea che essa rappresenta anche un momento di educazione

al gusto, una possibilità di accostarsi a cibi diversi, un’occasione per favorire

un’alimentazione più varia.

1.4 Il servizio deve garantire una dieta studiata nel rispetto della salute del bambino; pertanto, la

composizione qualitativa del pranzo è stabilita da un dietista della ASL, tenendo conto di precise

indicazioni nazionali.

  1. GESTIONE DEL SERVIZIO

2.1 Il servizio di mensa scolastica è assicurato dal Comune, che vi provvede tramite affidamento

della gestione a soggetti terzi esterni all’Ente, nel rispetto della vigente normativa sugli appalti

pubblici di servizi e di forniture, mediante convenzione con soggetti che diano anche

garanzia sul livello quantitativo e dietetico dei cibi, ai fini di una corretta educazione

alimentare.

2.2 Il menu scolastico viene elaborato da un dietista, tenendo conto di precise indicazioni

nazionali.

La grammatura delle pietanze è decisa dallo specifico servizio dell’Asl, il quale controlla con

la massima attenzione che tutto rientri nei giusti parametri.

Il menù viene comunicato alle famiglie anche tramite la scuola.

2.3 È prevista la possibilità di diete speciali per alunni che abbiano particolari problemi di salute;

in tale caso la dieta individuale dovrà essere richiesta allegando il certificato del medico.

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Sono previste anche diete variate per motivi religiosi o per scelte personali (vegetariani,

vegani).

È possibile richiedere una dieta “in bianco” temporanea, per la durata di pochi giorni, in

presenza di indisposizioni.

  1. CRITERI ORGANIZZATIVI E DESTINATARI

3.1 I docenti supplenti in servizio nelle classi e nelle sezioni dell’Istituto saranno informati dalle

responsabili di plesso in merito agli alunni che seguono una dieta differenziata.

3.2 I docenti in servizio durante la mensa devono vigilare costantemente sugli alunni, per cui è

necessario che siedano al tavolo degli alunni e consumino i pasti insieme a loro.

3.3 La refezione scolastica è direttamente collegata allo svolgimento delle attività didattiche e

quindi al calendario scolastico.

3.4 I locali ove il servizio viene erogato sono quelli appositamente adibiti allo scopo dal Comune,

che rispondono a criteri di igienicità e sicurezza previsti dalle norme vigenti in materia,

debitamente autorizzati dalle autorità competenti.

3.5 Per motivi igienico/sanitari, nonché per una corretta educazione alimentare, nel locale

mensa non è consentito consumare pasti non forniti dall’impresa incaricata o cibi diversi

rispetto a quelli previsti dalla tabella dietetica, salvo le deroghe previste al punto 2.3

(esigenze alimentari differenziate o motivazioni etico/religiose).

All’atto dell’iscrizione i genitori, i cui figli rientrano in una delle casistiche sopra riportate,

dovranno indicare di voler usufruire di un pasto differenziato, specificandone la motivazione.

3.6 Il servizio di refezione scolastica è rivolto agli alunni iscritti alla Scuola dell’infanzia e alla

Scuola primaria dell’Istituto che svolgono un orario scolastico comprensivo del pranzo.

L’iscrizione degli alunni al servizio mensa viene effettuata al momento dell’iscrizione alla

Scuola stessa ed è obbligatoria per chi usufruisce della refezione scolastica.

3.7 Compatibilmente con le disposizioni di legge vigenti e i C.C.N.L. potranno altresì usufruire del

servizio anche gli insegnanti delle rispettive scuole, purché in servizio al momento della

somministrazione del pasto, con funzioni di vigilanza educativa. Allo scopo il Dirigente

Scolastico dovrà fornire al Comune il numero degli aventi diritto per il rimborso spese da

parte del Ministero della Pubblica Istruzione.

  1. MODALITÀ DI COMPORTAMENTO

4.1 Gli alunni che frequentano la mensa sono tenuti ad un comportamento corretto, rispettoso

ed adeguato all’ambiente e alle sue funzioni. In particolare, devono:

• raggiungere in fila i locali della mensa, dopo essersi lavate le mani;

• entrare in maniera tranquilla e raggiungere il tavolo assegnatogli;

• sedersi composti in attesa della distribuzione del pasto ed evitare di alzarsi senza motivo

dal proprio posto;

• mantenere un tono di voce il più possibile moderato e comunicare solo con i compagni

seduti allo stesso tavolo;

• tenere un comportamento corretto, rispettoso e civile nei confronti degli operatori

addetti al servizio e degli insegnanti addetti alla vigilanza;

• stare seduti composti durante l’ora di mensa, non sporcare eccessivamente gli spazi

dove consumano il pranzo ed utilizzare in modo corretto le posate;

• fare attenzione a non rovesciare l’acqua dai bicchieri, anche al fine di non sprecarla, e

non giocare con il cibo;

• evitare di sprecare pane, frutta o qualsiasi altro cibo ed imparare ad assaggiare tutti gli

alimenti per migliorare la propria dieta;

• alzarsi educatamente da tavola al termine della mensa e sistemare con cura la sedia

utilizzata;

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• mettersi in fila seguendo i propri docenti e lasciare i locali della mensa salutando il

personale che ha servito il pasto.

4.2 I docenti cui gli alunni sono affidati sono tenuti alla più rigorosa sorveglianza degli stessi e ad

effettuare tutti gli interventi di natura educativa necessari, in quanto il tempo della mensa è

da intendersi come momento pienamente educativo e opportunità di apprendimento di

comportamento responsabile anche nei momenti “liberi”.

In particolare gli insegnanti devono:

• seguire costantemente gli alunni, in modo da provvedere alle loro immediate esigenze e

all’educazione del loro comportamento in situazione;

• raccogliere, attraverso colloqui con i genitori, informazioni sulle abitudini alimentari degli

alunni ed impegnarsi a collaborare per risolvere eventuali problemi;

• segnalare alla referente della mensa, tramite il docente fiduciario di plesso, situazioni

anomale o di criticità del servizio, evitando qualsiasi esternazione o commenti in

presenza degli alunni;

• comunicare il menu alle famiglie e consegnarne una copia, se richiesta, in modo che i

genitori siano coinvolti il più possibile e possano così predisporre un menù serale

adeguato;

• controllare, nel momento della somministrazione del pasto, che vengano serviti per primi

i pasti differenziati e che gli alunni interessati consumino esclusivamente quegli alimenti;

• controllare che sia servita la giusta quantità di cibo e invitare gli alunni ad assaggiare ciò

che viene loro proposto;

• verificare che il cibo sia stato consumato e, nel caso si verifichino scarti anomali, cercare

di comprenderne le motivazioni;

• chiedere qualche minuto di silenzio prima di uscire dalla mensa, per permettere agli

alunni di prepararsi con tranquillità all’uscita e per fare una veloce verifica sul rispetto o

meno delle regole di comportamento richieste;

• impegnarsi ad approfondire, all’interno dei percorsi didattici, temi dell’educazione

alimentare che possano rafforzare alcune corrette abitudini alimentari.

  1. COMMISSIONE MENSA

5.1 La Commissione Mensa è un organo misto che garantisce il collegamento tra l’utenza e

l’Amministrazione Comunale, al fine di monitorare la qualità e l’efficienza del servizio.

5.2 La commissione è formata da 3  genitori un docente coordinatore  nominati dal Consiglio

d’Istituto all’inizio di ogni anno scolastico e comunicati per iscritto all’Amministrazione

Comunale.

5.3 La commissione esercita un ruolo propositivo e di controllo ed ha funzioni di supporto per il

miglioramento della qualità del servizio, pertanto è autorizzata ad effettuare sopralluoghi nei

locali della mensa, avendo cura di non creare intralcio alle operazioni di preparazione e

distribuzione dei pasti.

5.4 I componenti della commissione sono autorizzati a prendere parte personalmente al pasto

ma devono evitare ogni contatto con alimenti e stoviglie, se non quelli appositamente messi

a loro disposizione.




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